mercoledì 4 marzo 2015

Quando a trionfare è il Cavaliere Vendicatore


"Trionfo dell morte", affrescato nel '400 nel portico del cortile principale di palazzo Sclafani, adibito ad ospedale.Il dipinto dal 1954 si trova nella Galleria regionale della Sicilia.




Simboli di un affresco del’400 a Palazzo Abatellis

L’ affresco, che è di pittore ignoto, è una composizione allegorica ispirata alle danze macabre medioevali, dove la morte assumeva le sembianze di uno scheletro che brandiva una falce.  Nel grande affresco la morte irrompe invece come un cavaliere vendicatore scagliando frecce sui potenti ed i ricchi e – particolare curioso - risparmiando i poveri ed i malati.
La morte a cavallo è ispirata al passo dell’Apocalisse dove appare un cavaliere sterminatore di nome Morte  che corre su un cavalo verdastro. Nel grande affresco assume le sembianze di uno scheletro che ha ancora una guaina di pelle squarciata in più punti. Nel Trionfo di Palazzo Abatellis la morte uccide con l’arco e le frecce come i quattro cavalieri dell’Apocalisse. L’arco è il simbolo, nel contesto, del destino ineluttabile di ogni essere umano, che in Egitto assumeva le sembianze del dio Anubis dalla testa di sciacallo, rappresentato talvolta come un arciere. La morte corre su un cavallo dal colore cadaverico. E nel Medioevo abbondano i cavalli apportatori di morte, e, sempre in epoca medievale la barella era detta” il cavallo di Saint-Michel”; e l’albero della morte contrapposto a quello paradisiaco della vita, veniva simboleggiato da un sinistro destriero.

La superba dama al centro allude ala dannazione dei potenti e dei ricchi, tema acui tutta la composizione sembra ispirarsi (part.)
 Le frecce colpiscono un gruppo di potenti e di ricchi fra cui una dama superba, in alto nell’ angolo destro dell’affresco, un musico suona l’arpa, strumento che “addormenta” chi l’ascolta per poi condurlo nell’altro mondo. Sulla sinistra un uomo passeggia in un giardino tenendo al guinzaglio due cani, animali nell’antichità considerati psicopompi, che “ guidano” nel buio della morte l’uomo, dopo averlo accompagnato nella luce della vita.

Un uomo passeggia tenendo al guinzaglio due cani, animali che guidano nel buio della morte l'uomo, dopo averlo guidato nella luce della vita. ( particolare)
 Nel sottile simbolismo, ricco di allusivi rimandi, deli’ affresco la serenità ed il distacco del gruppo di storpi, mendichi e malati  a sinistra del cavallo sembrerebbe all’apparenza estraneo al dipinto. Sono sereni perché la morte li ha risparmiati?  E’ una spiegazione poco convincente.

L'atteggiamento di sereno distacco di uno dei poveri alla sinistra in baso del dipinto ( Particolare)
In realtà poiché l’affresco era stato dipinto proprio in funzione dei malati dell’ospedale, poveri uomini abbandonati, malati cronici e spesso in gravissime condizioni si può avanzare un’altra ipotesi. L’immagine dei potenti uccisi dal “ Trionfo della “ Morte” e dei poveri ed i malati risparmiati  racchiude un messaggio di speranza ed allude alle parole del Magnificat:” Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili, ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote”.

particolare da " Il Trionfo della morte"


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