martedì 23 giugno 2015

San Giovanni decollato- usanze




Per la festa di San Giovanni, le ragazze che si vogliono maritare, volendo sapere che mestiere fa  il marito che sposeranno, fondono il piombo di San Giovanni. Mettono sul fuoco un pentolino con un po’ di piombo da fondere; preparano da un lato una bacinella con acqua; quando il piombo è sciolto, lo levano dal fuoco e lo gettano nell’ acqua dicendo questa preghiera:

San Giuvanni dicullatu,
tri ‘mpisi, tri ‘ccisi, tri ‘ squartati,
tutti e nove riuniti
annanzi di la Vergini muviti,
e tantu la prjati e straprjati,
sinu chi ‘a razia a mia mi cunciditi.*

A seconda della forma che piglia il piombo nell’acqua ( una barca, un martello, una zappa..) si indovina il mestiere del futuro marito.
Per sapere se l’anima d’un parente è in paradiso oppure all’inferno, il giorno di San Giovanni si avvolge una striscia di pezza a un pezzetto di legno, si pone tra i ginocchi e si prega: “ O buon San Giovanni, sappiatemi dire dove si trova l’anima di….” Poi si trae fuori il pezzetto di legno, e se esso esce, perché la striscia di pezza non è aderente, vuol dire che quell’anima è in paradiso, sennò è all’inferno, è legata.

*(San Giovanni decollato/ tre impiccati, tre uccisi, tre squartati/ tutti e nove riuniti/davanti alla Vergine muovete/ e tanto la pregate e strapregate/sino a quando non mi concedete la grazia)


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